Nella sezione video abbiamo pubblicato gli interventi integrali, nella serata di presentazione della scuola di formazione, di Alessandro Cobianchi, Paolo Tortosa e Antonio Ragno.
Buona visione.
link ai video
martedì 9 dicembre 2014
venerdì 5 dicembre 2014
Riceviamo e pubblichiamo
"Io
so che tanti italiani mi considerano pazzo ma l'umanesimo è alla fine".
Eravamo nella metà degli anni settanta, e Pasolini con la sua
lungimiranza aveva già previsto come il potere consumistico, in misura
fortemente più grande rispetto al fascismo, avrebbe avuto la forza di
livellare gli italiani, e riconobbe l'alba di una crisi senza
precedenti. Ora ci siamo, e non siamo più in grado di distinguere la
luce dal buio, la destra dalla sinistra, lo Stato da chi ne indossa solo
la maschera, il bene dal male, e in una società senza padri e senza
maestri brancoliamo ormai privi di riferimenti, ognuno ripiegato su se
stesso nel lamento e nell'attesa che qualcuno ci costruisca intorno una
struttura in cui orientarci. Il dio denaro ha stravolto le coscienze, è
diventato segno di identificazione e abbiamo cominciato a credere che il
valore degli esseri umani coincidesse unicamente con il potere
economico, annullando i valori più autentici segni distintivi di
un'umanità in estinzione, dando vita a fenomeni legati al profitto del
singolo, in una sfera che non sempre rimane nell'ambito della legalità e
dell'etica. Ora che il dio denaro si è fatto sfuggente, assistiamo a
fenomeni di cannibalismo sociale, e siamo disperati e inermi, senza voce
ed incapaci di ascoltare quel filo che ne rimane di chi ci sta di
fianco. Solo ieri, un grido, finalmente un grido nella nostra città,
bella come poche, disorientata come tante. Era la voce di Pol...etica,
il movimento politico culturale che punta lo sguardo sulle persone, sui
luoghi, sulla vita. Il programma è stato presentato nell'auditorium San
Luigi, ed ogni intervento è stato un fascio di luce che ha tagliato il
buio di ogni amara rassegnazione. Ringrazio Mario Cassanelli, che ha
posto le basi da cui si può intraprendere il volo, Alessandro Cobianchi
che ci ha fatto intravedere il limite che separa il bene dal male,
Paolo Tortosa col suo giovane entusiasmo ed Antonio Ragno, socio
fondatore del movimento, chiarissimo nell'illustrare il progetto
concreto di una scuola di formazione capace di ricostruire le
coscienze.
Eravamo nella metà degli anni settanta, e Pasolini con la sua
lungimiranza aveva già previsto come il potere consumistico, in misura
fortemente più grande rispetto al fascismo, avrebbe avuto la forza di
livellare gli italiani, e riconobbe l'alba di una crisi senza
precedenti. Ora ci siamo, e non siamo più in grado di distinguere la
luce dal buio, la destra dalla sinistra, lo Stato da chi ne indossa solo
la maschera, il bene dal male, e in una società senza padri e senza
maestri brancoliamo ormai privi di riferimenti, ognuno ripiegato su se
stesso nel lamento e nell'attesa che qualcuno ci costruisca intorno una
struttura in cui orientarci. Il dio denaro ha stravolto le coscienze, è
diventato segno di identificazione e abbiamo cominciato a credere che il
valore degli esseri umani coincidesse unicamente con il potere
economico, annullando i valori più autentici segni distintivi di
un'umanità in estinzione, dando vita a fenomeni legati al profitto del
singolo, in una sfera che non sempre rimane nell'ambito della legalità e
dell'etica. Ora che il dio denaro si è fatto sfuggente, assistiamo a
fenomeni di cannibalismo sociale, e siamo disperati e inermi, senza voce
ed incapaci di ascoltare quel filo che ne rimane di chi ci sta di
fianco. Solo ieri, un grido, finalmente un grido nella nostra città,
bella come poche, disorientata come tante. Era la voce di Pol...etica,
il movimento politico culturale che punta lo sguardo sulle persone, sui
luoghi, sulla vita. Il programma è stato presentato nell'auditorium San
Luigi, ed ogni intervento è stato un fascio di luce che ha tagliato il
buio di ogni amara rassegnazione. Ringrazio Mario Cassanelli, che ha
posto le basi da cui si può intraprendere il volo, Alessandro Cobianchi
che ci ha fatto intravedere il limite che separa il bene dal male,
Paolo Tortosa col suo giovane entusiasmo ed Antonio Ragno, socio
fondatore del movimento, chiarissimo nell'illustrare il progetto
concreto di una scuola di formazione capace di ricostruire le
coscienze.
Antonietta D'Ambrosio
giovedì 4 dicembre 2014
mercoledì 3 dicembre 2014
martedì 2 dicembre 2014
L’Azione Cattolica diocesana promuove, sostiene e sensibilizza alla partecipazione della Scuola di formazione politica, che ha organizzato il Movimento Pol…etica di Trani.
La suddetta Scuola dal tema: “Ripensare la polis: le persone, i luoghi, la vita” strutturata in otto incontri con temi specifici, è per noi laici impegnati, un segno ulteriore di quella formazione globale di cui necessitiamo per essere nelle nostre città e nella nostra Chiesa quel lievito tanto richiesto per la formazione del bene comune.
Riteniamo che questa Scuola sia un modo per concretizzare quell’opera di solidarietà e di pace, tanto auspicata dall’amato Papa Francesco, che ben evidenzia nella sua esortazione Evangelii Gaudium, quando dice, al n° 231:
“Esiste anche una tensione bipolare tra l’idea e la realtà. La realtà semplicemente è, l’idea si elabora. Tra le due si deve instaurare un dialogo costante, evitando che l’idea finisca per separarsi dalla realtà. È pericoloso vivere nel regno della sola parola, dell’immagine, del sofisma. Da qui si desume che occorre postulare un terzo principio: la realtà è superiore all’idea. Questo implica di evitare diverse forme di occultamento della realtà: i purismi angelicati, i totalitarismi del relativo, i nominalismi dichiarazionisti, i progetti più formali che reali, i fondamentalismi antistorici, gli eticismi senza bontà, gli intellettualismi senza saggezza”.
Siamo certi che il Movimento Pol…etica con questa iniziativa, contribuisce ad essere sul territorio una presenza valida per la formazione umana e cristiana di tanti cittadini, desiderosi di conoscere come sia possibile adoperarsi per realizzare concretamente il servizio alla Persona!
L’AC diocesana si impegna a condividere e facilitare la partecipazione agli incontri da parte dei giovani e adulti che desiderano approfondire gli argomenti previsti.
martedì 14 ottobre 2014
#saveourplayground #collaborazioni
A Trani, affascinante comune di 60000 abitanti, esiste un solo spazio, aperto e libero, dedicato al tempo libero sportivo dei ragazzi.
Si tratta di un campetto di pallacanestro realizzato in una piccola piazzetta, nascosta tra una strada ad alta velocità e i palazzi di un popoloso quartiere.
Purtroppo, però, questo luogo viene da tempo abbandonato al degrado e all'incuria, essendo carente una manutenzione ordinaria e straordinaria: rifiuti abbandonati, canestri in cattivo stato, retine di recinzione pericolose più che protettive, sono le caratteristiche principali di un'area che da essere bene comune è diventato luogo abbandonato, soprattutto da chi dovrebbe garantirne la piena fruizione.
Non è stato abbandonato però dai più convinti fruitori: parliamo di ragazzi dai 12 anni in su, che non hanno mai smesso di frequentarlo per le loro partite, per i loro allenamenti e per il loro svago.
Nel periodo estivo, infatti, quattro ragazzi poco più che ventenni hanno promosso e organizzato una pulizia generale dell'area di gioco e del terreno abbandonato adiacente.
La loro iniziativa, spontanea e nata con un passaparola, ha visto la partecipazione di un centinaio di ragazzi, non solo sportivi, e ha permesso di muovere sulle ali dell'entusiasmo, una piccola rivoluzione culturale: sui social network hanno promosso una campagna di sensibilizzazione virale, #saveourplayground, che in poco tempo ha permesso di sollevare l'attenzione degli organi di stampa locali e di tutta la cittadinanza su di un bene comune dimenticato.
Il gruppo così costituito ha iniziato a lavorare alacremente e a preparare
iniziative per prendersi cura di quella zona pubblica, promuovendone il rispetto e l' “adozione” da parte dei cittadini.
Così, è stato possibile raggiungere le società sportive di pallacanestro, che si sono impegnate nei confronti di questa realtà, e soprattutto incontrare l'assessore allo sport del Comune di Trani e il fiduciario Coni locale.
Già da questo incontro sono arrivate rassicurazioni e impegni concreti, come la posa di cestini porta rifiuti, da anni assenti.
Il lavoro è ancora lungo e promette impegno e continua attenzione, ma resta la passione di tanti ragazzi, che possono scoprire in maniera concreta il valore di uno spazio pubblico e della sua pubblica ma efficiente fruizione.
Si tratta di un campetto di pallacanestro realizzato in una piccola piazzetta, nascosta tra una strada ad alta velocità e i palazzi di un popoloso quartiere.
Purtroppo, però, questo luogo viene da tempo abbandonato al degrado e all'incuria, essendo carente una manutenzione ordinaria e straordinaria: rifiuti abbandonati, canestri in cattivo stato, retine di recinzione pericolose più che protettive, sono le caratteristiche principali di un'area che da essere bene comune è diventato luogo abbandonato, soprattutto da chi dovrebbe garantirne la piena fruizione.
Non è stato abbandonato però dai più convinti fruitori: parliamo di ragazzi dai 12 anni in su, che non hanno mai smesso di frequentarlo per le loro partite, per i loro allenamenti e per il loro svago.
Nel periodo estivo, infatti, quattro ragazzi poco più che ventenni hanno promosso e organizzato una pulizia generale dell'area di gioco e del terreno abbandonato adiacente.
La loro iniziativa, spontanea e nata con un passaparola, ha visto la partecipazione di un centinaio di ragazzi, non solo sportivi, e ha permesso di muovere sulle ali dell'entusiasmo, una piccola rivoluzione culturale: sui social network hanno promosso una campagna di sensibilizzazione virale, #saveourplayground, che in poco tempo ha permesso di sollevare l'attenzione degli organi di stampa locali e di tutta la cittadinanza su di un bene comune dimenticato.
Il gruppo così costituito ha iniziato a lavorare alacremente e a preparare
iniziative per prendersi cura di quella zona pubblica, promuovendone il rispetto e l' “adozione” da parte dei cittadini.
Così, è stato possibile raggiungere le società sportive di pallacanestro, che si sono impegnate nei confronti di questa realtà, e soprattutto incontrare l'assessore allo sport del Comune di Trani e il fiduciario Coni locale.
Già da questo incontro sono arrivate rassicurazioni e impegni concreti, come la posa di cestini porta rifiuti, da anni assenti.
Il lavoro è ancora lungo e promette impegno e continua attenzione, ma resta la passione di tanti ragazzi, che possono scoprire in maniera concreta il valore di uno spazio pubblico e della sua pubblica ma efficiente fruizione.
martedì 7 ottobre 2014
Quando il silenzio fa rumore…
Le porte dell’atrio e della sala di aspetto della stazione, tetto dei senzatetto, sono state loro chiuse nelle ore notturne da lunedì scorso.
Un provvedimento restrittivo messo in atto dalle forze della polizia ferroviaria, su richiesta di Trenitalia e FS, volto a garantire la pubblica sicurezza.
Di fronte a questo atto, seppur giustificabile legalmente, ma umanamente lesivo della dignità umana, meraviglia il silenzio di fronte alla cittadinanza di quasi tutte le forze politiche che sembrano dormire sonni tranquilli mentre ci sono uomini che dormono scomodi e al freddo. Sarà forse che questi contano poco elettoralmente?
I senzatetto, i poveri, gli ultimi c’erano già, ma trasparenti nella loro stridente evidenza agli occhi dell’amministrazione. Questi, oltre che senza tetto, sembrano ora anche senza voce, ma il loro silenzio dovrebbe urlare in modo inquietante nella coscienza di quanti si occupano dell’amministrazione pubblica, che proprio perché pubblica, deve prendersi a cuore le sorti di tutti, non solo degli amici o degli amici degli amici, ma anche e soprattutto degli ultimi. Ancor più se alla guida di questa amministrazione vi è chi si professa apertamente cristiano-cattolico.
Diventa poi imbarazzante e assordante il silenzio della Chiesa locale, che dovrebbe preoccuparsi di chi vive in difficoltà, perché questa è la sua evangelica missione.
E allora cogliendo il suggerimento di don Milani che diceva che la politica “è uscire tutti insieme dai problemi con una particolare attenzione per gli ultimi”, la Chiesa faccia onorevolmente e coscienziosamente la sua parte e collabori anche con l’amministrazione nella condivisione di questo e di altri problemi sociali, mettendo in campo idee, energie, forze e fondi come spesso fa silenziosamente.
L’amministrazione, dal canto suo, investa un tetto minimo di spesa per allestire un luogo di accoglienza per i senzatetto (esattamente come si mettono a disposizioni fondi per cooperative, associazioni o altre spese straordinarie), utilizzando magari un locale di proprietà comunale sfitto e associando un servizio di vigilanza apposito: questo non perché si debba avere un ritorno economico che non verrà mai, ma perché sono i diritti umani , che non hanno etichetta politica o razziale, quelli su cui veramente investire, perché la politica compia l’atto più nobile che le è intrinseco, ovvero prendersi a cuore il bene di tutti e non solo di qualcuno.
venerdì 8 agosto 2014
LA POLITICA CHE NON FA PER NOI
Apprendiamo in questi giorni a mezzo stampa che il Sindaco (rappresentante del Socio Unico), ha provveduto (come promesso precedentemente), alla ricostituzione e nomina dei Collegi Sindacali di AMET ed AMIU.
Portando il massimo rispetto per i professionisti scelti, dai nominativi e dai vari comunicati che si susseguono si apprende e comprende che alcuni di essi sono parenti ed affini di esponenti dell’attuale maggioranza di governo.
Certamente per le nomine non si discute la legittimità del farle, ma sull'opportunità: chiunque potrà risponderci che tale pratica è prassi consolidata, ed è un atto dovuto per mediare e accontentare tutte le anime di un’assise qualsiasi essa sia.
Ma noi di POL…ETICA crediamo, anzi desideriamo, che la prassi non debba avere vita eterna, e che tale situazione consolidata sia il frutto di un consociativismo che ha prodotto nel corso degli anni solo cattivi frutti e danni per il Bene Comune, sia a livello locale e sia in larga scala, generando pessimi risultati anche a livello Nazionale ed Internazionale.
Osserviamo inoltre che a Trani si è superata anche la prassi della nomina partitica, in cui le indicazioni avvengono in seno ad un riferimento di partito di maggioranza, arrivando alla nomina personalistica, in cui ciascun nominato diventa espressione di un singolo consigliere.
Nell'ordinamento italiano il collegio sindacale è definito come un organo di vigilanza, e particolari norme sono previste a tutela dell'indipendenza dei sindaci stessi da coloro che sono soggetti al loro controllo; pertanto CHIEDIAMO al Sindaco:
- come è possibile che tali Collegi possano esercitare un'indipendenza dalle amministrazioni delle Società e da coloro che le hanno nominate, essendo gli stessi legati da vincoli politici e non solo?
- come è auspicabile intraprendere un percorso di rinnovo della politica e della classe dirigente se vengono riproposti sempre gli stessi nominativi o comunque persone afferibili agli stessi?
CHIEDIAMO pertanto al Sig. Sindaco di rispondere ai Nostri quesiti, aiutandoci a comprendere come sia possibile un rinnovamento senza inficiare l’asse della trasparenza - se si persegue tale percorso, o a smentire pubblicamente le voci che circolano, motivando che, come e perché tali legami siano infondati.
CHIEDIAMO anche ai rappresentanti delle forze politiche cittadine finora silenti, di manifestare la propria estraneità a questo modo di fare politica che usa il manuale Cencelli per dividere gli incarichi e di compiere tutti gli sforzi necessari per un rinnovamento che passa attraverso l'amore per la propria città, le competenze e la passione.
In questo scenario disgregato, pessimistico, ciascuno di Noi è chiamato a compiere un’opzione di fondo tra rassegnazione e speranza; tra l’attesa passiva dei tempi migliori ed il lavoro incessante per costruire una nuova stagione sociale, culturale, civile, economica e politica.
POL…ETICA ci crede e lotterà affinché nella Nostra Città si generi un clima di fiducia e trasparenza.
Questa non è utopia, è Desiderio di cambiamento e coraggio nella Direzione del Bene della Città.
Il Consiglio Direttivo
Movimento Politico-Culturale POL…ETICA
Paolo Tortosa (Presidente)
Portando il massimo rispetto per i professionisti scelti, dai nominativi e dai vari comunicati che si susseguono si apprende e comprende che alcuni di essi sono parenti ed affini di esponenti dell’attuale maggioranza di governo.
Certamente per le nomine non si discute la legittimità del farle, ma sull'opportunità: chiunque potrà risponderci che tale pratica è prassi consolidata, ed è un atto dovuto per mediare e accontentare tutte le anime di un’assise qualsiasi essa sia.
Ma noi di POL…ETICA crediamo, anzi desideriamo, che la prassi non debba avere vita eterna, e che tale situazione consolidata sia il frutto di un consociativismo che ha prodotto nel corso degli anni solo cattivi frutti e danni per il Bene Comune, sia a livello locale e sia in larga scala, generando pessimi risultati anche a livello Nazionale ed Internazionale.
Osserviamo inoltre che a Trani si è superata anche la prassi della nomina partitica, in cui le indicazioni avvengono in seno ad un riferimento di partito di maggioranza, arrivando alla nomina personalistica, in cui ciascun nominato diventa espressione di un singolo consigliere.
Nell'ordinamento italiano il collegio sindacale è definito come un organo di vigilanza, e particolari norme sono previste a tutela dell'indipendenza dei sindaci stessi da coloro che sono soggetti al loro controllo; pertanto CHIEDIAMO al Sindaco:
- come è possibile che tali Collegi possano esercitare un'indipendenza dalle amministrazioni delle Società e da coloro che le hanno nominate, essendo gli stessi legati da vincoli politici e non solo?
- come è auspicabile intraprendere un percorso di rinnovo della politica e della classe dirigente se vengono riproposti sempre gli stessi nominativi o comunque persone afferibili agli stessi?
CHIEDIAMO pertanto al Sig. Sindaco di rispondere ai Nostri quesiti, aiutandoci a comprendere come sia possibile un rinnovamento senza inficiare l’asse della trasparenza - se si persegue tale percorso, o a smentire pubblicamente le voci che circolano, motivando che, come e perché tali legami siano infondati.
CHIEDIAMO anche ai rappresentanti delle forze politiche cittadine finora silenti, di manifestare la propria estraneità a questo modo di fare politica che usa il manuale Cencelli per dividere gli incarichi e di compiere tutti gli sforzi necessari per un rinnovamento che passa attraverso l'amore per la propria città, le competenze e la passione.
In questo scenario disgregato, pessimistico, ciascuno di Noi è chiamato a compiere un’opzione di fondo tra rassegnazione e speranza; tra l’attesa passiva dei tempi migliori ed il lavoro incessante per costruire una nuova stagione sociale, culturale, civile, economica e politica.
POL…ETICA ci crede e lotterà affinché nella Nostra Città si generi un clima di fiducia e trasparenza.
Questa non è utopia, è Desiderio di cambiamento e coraggio nella Direzione del Bene della Città.
Il Consiglio Direttivo
Movimento Politico-Culturale POL…ETICA
Paolo Tortosa (Presidente)
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