A Trani, affascinante comune di 60000 abitanti, esiste un solo spazio, aperto e libero, dedicato al tempo libero sportivo dei ragazzi.
Si tratta di un campetto di pallacanestro realizzato in una piccola piazzetta, nascosta tra una strada ad alta velocità e i palazzi di un popoloso quartiere.
Purtroppo, però, questo luogo viene da tempo abbandonato al degrado e all'incuria, essendo carente una manutenzione ordinaria e straordinaria: rifiuti abbandonati, canestri in cattivo stato, retine di recinzione pericolose più che protettive, sono le caratteristiche principali di un'area che da essere bene comune è diventato luogo abbandonato, soprattutto da chi dovrebbe garantirne la piena fruizione.
Non è stato abbandonato però dai più convinti fruitori: parliamo di ragazzi dai 12 anni in su, che non hanno mai smesso di frequentarlo per le loro partite, per i loro allenamenti e per il loro svago.
Nel periodo estivo, infatti, quattro ragazzi poco più che ventenni hanno promosso e organizzato una pulizia generale dell'area di gioco e del terreno abbandonato adiacente.
La loro iniziativa, spontanea e nata con un passaparola, ha visto la partecipazione di un centinaio di ragazzi, non solo sportivi, e ha permesso di muovere sulle ali dell'entusiasmo, una piccola rivoluzione culturale: sui social network hanno promosso una campagna di sensibilizzazione virale, #saveourplayground, che in poco tempo ha permesso di sollevare l'attenzione degli organi di stampa locali e di tutta la cittadinanza su di un bene comune dimenticato.
Il gruppo così costituito ha iniziato a lavorare alacremente e a preparare
iniziative per prendersi cura di quella zona pubblica, promuovendone il rispetto e l' “adozione” da parte dei cittadini.
Così, è stato possibile raggiungere le società sportive di pallacanestro, che si sono impegnate nei confronti di questa realtà, e soprattutto incontrare l'assessore allo sport del Comune di Trani e il fiduciario Coni locale.
Già da questo incontro sono arrivate rassicurazioni e impegni concreti, come la posa di cestini porta rifiuti, da anni assenti.
Il lavoro è ancora lungo e promette impegno e continua attenzione, ma resta la passione di tanti ragazzi, che possono scoprire in maniera concreta il valore di uno spazio pubblico e della sua pubblica ma efficiente fruizione.


Nessun commento:
Posta un commento